L’esperienza decennale maturata nel campo dei prodotti alimentari e nella vendita al dettaglio permette di offrire una selezione di prodotti dal giusto rapporto qualità / prezzo.
I punti di forza dello storico negozio (150 anni di attività) sono pertanto:
– Qualità dei prodotti: una selezione di salumi e formaggi valutati e scelti negli anni che vogliono rappresentare sia la tradizione locale (Brescia e dintorni) che la realtà nazionale, colma di specialità e di peculiarità di ogni genere
– Qualità del servizio: alta professionalità e dedizione del servizio rispondendo con attenzione alle richieste ed esigenze sempre nuove ed in evoluzione dell’affezionata clientela
– Tradizione ed Esperienza: attenzione alla migliore tradizione gastronomica e italiana
Da tempo la Salumeria Battaglia crede e si muove per un obiettivo preciso: riscoprire e valorizzare il ruolo della bottega e del commerciante all’interno della comunità. Si vuole conservare l’idea della bottega come luogo d’incontro e scambio quotidiano e non come mero spazio di commercio, in particolar modo in una piccola realtà, quale Orzivecchi.
Specialità tipiche bresciane e non solo…
Le macrocategorie di prodotto sono: salumi, formaggi, pane (pasticcini, panettoni, pizza al taglio, etc.), pasta fresca (Casoncelli di Barbariga) e frutta fresca.
Tra i salumi freschi (alias insaccati) spiccano:
- Cotecchino
- Salame da Pentola
- Salamine / Lucaniche
Tra i salumi da taglio spiccano:
- Crudo di Parma
- Cotto (Ferrarini)
- Bresaola
- Coppa
- Mortadella
- Pancetta coppata e steccata
- Salame
- Speck
Tra i formaggi freschi /stagionati:
- Grana Padano stagionato 24 mesi
- Gorgonzola (Castelli)
- Taleggio
- Garda Tremosine
- Provolone Valpadana
- Strachitunt
- Crescenza
- Emmentaler svizzero
- Fontal
- Formagella (Zani) e Valle Cavallina
- Primo Sale
- Ricotta
- Scamorza
Accenni e Curiosità
GRANA PADANO
La nascita del Grana Padano si deve ai monaci Cistercensi dell’abbazia di Chiaravalle. Agli inizi del secondo millennio l’opera di bonifica da loro effettuata tra il Po a sud e Milano a nord, e delimitata dai fiumi Adda e Mincio, incoraggiò l’aumento dell’allevamento di bestiame che in poco tempo produsse notevoli eccedenze di latte. Furono i monaci a capire come sfruttarle, inventando il Grana Padano.
GORGONZOLA
Ancora ignota la sua prima apparizione, ma certa l’origine del nome dall’omonima città nel milanese. Gorgonzola infatti era famosa per essere importante snodo di scambio e raduno delle mandrie di passaggio. La leggenda vuole che tempo addietro venisse chiamato “stracchino” poichè prodotto proprio con il latte delle mucche “stracche”, stanche dal ritorno dall’alpeggio.
TALEGGIO
Come altri formaggi, il Taleggio veniva usato, fin dal X – XI secolo, come merce di scambio e veniva identificato con il nome di Stracchino o Stracchino quadro di Milano. Il nome non si riferiva al solo Taleggio, ma anche a tutti quei formaggi a pasta molle che venivano prodotti con il latte delle vacche che scendevano verso valle dagli alpeggi e che erano “stracch”, ovvero stanche del lungo percorso.
TREMOSINE
Formaggio semigrasso a lunga stagionatura (almeno 1 anno), semicotto, duro, prodotto tutto l’anno con latte vaccino parzialmente scremato (per centrifugazione) e pastorizzato, senza aggiunta di additivi e conservanti, proveniente solo ed esclusivamente da vacche di razza Bruna Alpina. È uno dei tipici formaggi del territorio della Comunità montana di Brescia e dell’Alto Garda, prodotto sin dagli inizi del 1900 nelle latterie di Tremosine e valorizzato di recente dal Caseificio Sociale Alpe del Garda, situato a circa 700 m s.l.m. nel cuore del Parco Alto Garda bresciano, sull’altopiano di Tremosine.
PROVOLONE VALPADANA
Il termine Provolone compare la prima volta nel 1871, quando due casari meridionali – i fratelli Margiotta, originari di Montelucano – si trasferirono al Nord per produrre formaggi a pasta filata dura, estendendone poi la produzione grazie alla disponibilità di latte nella Pianura Padana.
STRACHITUNT
La prima diffusione risale alla fine del ‘700, periodo in cui la produzione estiva di formaggi di monte lasciava spazio ai “stracchini quadri”, allo Strachitunt, dal dialetto “stracchino tondo”, come dimostra una relazione della Camera di Commercio del 1889 che sottolinea come questo formaggio fosse apprezzato nei mercati estivi, soprattutto in quello di Londra.